In nome di Dio
miʃericordioʃo,
misericordioso,
e Pio.
CAPITOLO
.LII.
LII.
[1]
QVANTVNQVE
QUANTUNQUE
gli huomini
ʃpeʃʃe
spesse
uolte
volte
faccin
quiʃtione
quistione
del male,
nondimeno Dio dara a
gli incredoli
tormento.
Tu
aʃpettando
aspettando
il di del giudicio habbi
patien-za,
patienza,
egli
è
tanto lontano
à
uenire
venire
quanto lo
ʃpatio
spatio
di
cin-quantamill’anni.
cinquantamill’anni.
[2]
{3}
Quel di il Cielo
ʃparira
sparira
come fumo,
e la terra parimente,
e l’amico non
ʃi
si
ricordera dell’amico,
Quel di
ciaʃcuno
ciascuno
incredolo,
per
riʃcuoterʃi
riscuotersi
darebbe i
figliuoli,
le donne,
tutti i
ʃuoi,
suoi,
e ogni
ʃoʃtanza
sostanza
della terra,
all’hora Dio
col fuoco punira
gli incredoli,
i quali
adunan-do
adunando
la pecunia non la
dauano
davano
per Dio.
Tutti
ʃaranno
saranno
dannati,
da coloro
infuori che adorano humilmente Dio,
e che danno
a chi addomanda,
che temon la
uendetta
vendetta
di Dio,
e che
ʃon
son
caʃti
casti
con tutte,
eccetto che con
le lor donne,
e con le
ʃoggette,
soggette,
uʃando
usando
ʃeco
seco
come lor piu piace.
[3]
Il
guar-diano
guardiano
de pegni,
il
teʃtimone
testimone
coʃtante,
costante,
e il continuo adoratore,
perche
queʃti
questi
haranno il
Paradiʃo.
Paradiso.
Eʃʃendo
Essendo
gli incredoli da
deʃtra,
destra,
e da
ʃini-ʃtra,
sinistra,
perche non
laʃciano
lasciano
l’errore,
come
ʃperano
sperano
hauer
haver
il
Paradiʃo
Paradiso
?
Per il Signor d’oriente,
che noi potremo in lor luogo metter
altri,
&
eβi
essi
non potranno far
uendetta
vendetta
di me,
Laʃcia
Lascia
che
eβi
essi
beffeggino.
Il di che
eβi
essi
hanno tante
uol-te
volte
udito nominare
uʃciti
usciti
delle
foʃʃe,
fosse,
patiranno
grauiβimo
gravissimo
male,
e tormento.