In nome di Dio
miʃericordioʃo,
misericordioso,
e Pio.
CAPITOLO
.LXIIII.
LXIIII.
APRIRA DIO il Cielo,
e
ʃe
se
ʃteʃʃo,
stesso,
e le
foʃʃe
fosse
pari-mente,
parimente,
&
auerra
averra
il
caʃo
caso
delle
ʃtelle,
stelle,
&
il batter di
mani,
{1}
e tutte l’anime
conoʃceranno
conosceranno
quel che fecero,
e
quel che
laʃciarono.
lasciarono.
Perche adunque huomo non credi in
Dio largo,
e donatore?
Egli ti formo
ʃecondo
secondo
il
uoler
voler
ʃuo.
suo.
Perche
con-tradici
contradici
al di
uenturo
venturo
?
Ti
ʃopraʃtanno
soprastanno
guardiani,
diligenti
ʃcrittori
scrittori
notanti ogni tuo atto.
I tementi,
e buoni
harauno
haranno
bene,
&
allegrezza.
I contradicenti fuoco
ʃanza
sanza
termine,
[1]
&
è
da
ʃapere,
sapere,
che quel di
neʃ-ʃuno
nessuno
dominera altri,
ma il tutto
ʃarà
sarà
in man di Dio.