In nome di Dio
miʃericordioʃo,
misericordioso,
e Pio.
CAPITOLO
.XX.
XX.
[1]
LE PAROLE di
queʃto
questo
uolume
volume
compoʃto
composto
da
ʃapien-tiβimi,
sapientissimi,
&
eloquentiβimi,
eloquentissimi,
dicono che non
inuocchiate,
invocchiate,
ʃe
se
non un
ʃolo
solo
Dio,
e che
à
lui chieggiate perdono.
Egli
ui
vi
rendera merito del
uoʃtro
vostro
bene,
altrimenti il di
giu-diciale
giudiciale
ui
vi
dara
grauiβimo
gravissimo
male.
Dio creator di tutto
ui
vi
meʃʃe
messe
in
ter-ra
terra
per
conoʃcer
conoscer
chi di
uoi
voi
opera bene,
[2]
ʃe
se
tu di loro,
che dopo morte
ʃu-ʃciteranno,
susciteranno,
dicono che
è
fantaʃia,
fantasia,
e incantamento,
ma
ʃappino
sappino
che
ʃara
sara
uero,
vero,
e che
eβi
essi
il di ultimo
riceueranno
riceveranno
male
perche non
uollero,
vollero,
ne
udir,
ne credere.
I credenti
poʃʃederanno
possederanno
il
Paradiʃo.
Paradiso.
Noi mandammo
Noe alle
ʃue
sue
genti,
e
perʃuadendoli
persuadendoli
che
eβi
essi
credeʃʃero
credessero
in Dio,
rimaʃe
rimase
la maggior parte
ʃenza
senza
credere,
e
diʃʃe.
disse.
Noi
penʃiamo
pensiamo
che tu
ʃia
sia
bu-giardo,
bugiardo,
eβendo
essendo
tu huomo come ancho noi
ʃiamo,
siamo,
a cui egli,
io camino
per la
uia
via
retta da Dio datami per
ʃua
sua
miʃericordia
misericordia
la quale
uoi
voi
non
conoʃcete,
conoscete,
io per me non
aʃpetto
aspetto
alcuna morte
{3}
da
uoi,
voi,
ma da Dio,
e
pero
eʃʃendo
essendo
uoi
voi
brutti,
ui
vi
ʃcaccio
scaccio
da me.
Chi mi difenderebbe da Dio
s’io
ʃcacciaβi
scacciassi
i buoni?
io non ho il
teʃoro
tesoro
di Dio,
ne
ʃon
son
Angelo,
ne
ui
vi
diro i
ʃecreti
secreti
di Dio,
perche
ʃarei
sarei
numerato tra
cattiui,
cattivi,
eʃʃi
essi
allhora
diʃ-ʃero,
dissero,
Baʃta
Basta
tu,
ʃe
se
dici il
uero,
vero,
metti a
eʃʃecutione
essecutione
queʃti
questi
tuoi miracoli,
Diʃʃe
Disse
Noe.
Niʃʃuno
Nissuno
da
uoi
voi
infuori,
uerra
verra
con
queʃte
queste
uirtu,
virtu,
il quale
fac-cendoui
faccendovi
errare,
non
giouerà
gioverà
il mio
conʃiglio,
consiglio,
coʃi
cosi
gli
cõmandammo
commandammo
che
faceʃʃe
facesse
l’arca,
et entro
ui
vi
metteʃʃe
mettesse
maʃchio,
maschio,
e
fẽmina
femmina
di tutti gli animali
terreni,
e
celeʃti,
celesti,
{4}
e dopo allargato il freno
à
l’acqua
affogãmo
affogammo
ogni
co-ʃa.
cosa.
Scaib Propheta
parimẽte
parimente
diʃʃe
disse
alla
ʃua
sua
gente,
o gente
inuoca
invoca
Dio oltra ilqual non
è
altro,
perche egli li tornera meglio.
Riʃpoʃero.
Risposero.
Ci commandi tu che noi
laʃciamo
lasciamo
quel che gli
anteceʃʃori
antecessori
nostri hanno fatto?
Sei tu
prouido,
provido,
e
diʃcreto
discreto
?
Riʃpoʃe
Rispose
egli,
potete
uoi
voi
ʃapere
sapere
s’io
ʃia
sia
da
parte di Dio?
Io cerco il ben
uoʃtro,
vostro,
e
ui
vi
moʃtro
mostro
la
uia
via
retta,
che
ui
vi
puo
condurre a
ʃalute,
salute,
ma
ʃe
se
uoi
voi
la refutarete:
ʃappiate
sappiate
che patirete
gra-uiʃʃimo
gravissimo
male.
Allhora
diʃʃero,
dissero,
o Scaib
eʃʃendo
essendo
tu
pouero,
povero,
e ignobile,
ti
cacciamo da noi,
non tenendo alcuni de tuoi precetti.
Riʃpoʃe
Rispose
eʃʃo,
esso,
uoi
voi
riguardate piu alla mia generatione,
che a
Dio,
e
ui
vi
gettate le
coʃe
cose
im-portanti
importanti
dietro alle
ʃpalle,
spalle,
uoi
voi
dunque fate a
uoʃtro
vostro
modo,
che io faro al
mio,
e
ʃi
si
uedra
vedra
poi chi hara fatto bene,
o male.
Coʃi
Cosi
liberando Scaib
profondammo gli incredoli.
Moʃe
Mose
parimente
mandato a
Pharaone fu
da lui contradetto,
onde per quello con la
ʃua
sua
gente da noi fu disfatto,
Eβi
Essi
ci
hãno
hanno
poco fatto male,
ma hanno alle loro anime
grãdemente
grandemente
nocciuto
.
Nel accidente della morte,
poco hanno
hauuto
havuto
di
giouamento
giovamento
da
quei che hanno in luogo di Dio,
adorato altro,
Queʃte
Queste
coʃe
cose
ʃon
son
aʃʃai
assai
marauiglioʃe,
maravigliose,
a chi teme il mal del di futuro,
ilquale
uenendo
venendo
dopo il
preʃcritto
prescritto
termine,
ciaʃcuno
ciascuno
s’adunera in
preʃenza
presenza
di Dio,
ne
perʃona
persona
fauellera
favellera
ʃe
se
non
uorra
vorra
Dio,
e
quiui
quivi
ʃarà
sarà
manifesto l’infortunio,
e la
felicità
di
ciaʃcuno,
ciascuno,
Gli infortunati,
ʃe
se
non quelli che
eʃʃo
esso
uorra,
vorra,
entreranno nel fuoco,
nel quale
ʃtaranno
staranno
fin che durera il Cielo,
e la terra,
e
per
ʃimile
simile
ʃpatio,
spatio,
tutti i
felici,
che Dio
uorrà,
vorrà,
ʃtaranno
staranno
nel
Paradiʃo.
Paradiso.
Di quelli che non
inuocano
invocano
altro,
ʃe
se
non quel che i
padri loro
inuocaro-no,
invocarono,
non dubitate,
che non
ʃia
sia
da noi renduta la parte loro
ʃanz’alcun
sanz’alcun
diminuimento
.
Se le parole di Dio
ʃcritte
scritte
non
fuʃʃero
fussero
ferme,
e immutabili,
egli gia che
ʃa
sa
ogni
coʃa,
cosa,
e a
tutti rende il merito,
harebbe giudicato
coloro che adducono contrarietà
al libro di
Moʃe,
Mose,
e tutti gli altri al
mondo che dubitano.
Tu adunque correggi te,
&
ʃeco
seco
tutti i
credenti,
ʃi
si
come noi habbiam commandato,
ne
ʃi
si
parta alcuno,
uedendo
vedendo
Dio ogni
coʃa.
cosa.
Non
ui
vi
uogliate
vogliate
accompagnare con coloro,
che fanno male.
Altrimenti,
uoi
voi
ʃarete
sarete
abbruʃciati
abbrusciati
dal fuoco.
Fate oratione in
preʃenza
presenza
di
Dio al principio del di,
e parte della notte per
ʃcancellar
scancellar
i peccati,
e
per
ricordarʃi
ricordarsi
del bene,
aʃpettando
aspettando
la merce che Dio non terra ad
al-cuno,
alcuno,
Dio confonde quei
cattiui,
cattivi,
che non
uoglion
voglion
ʃe
se
guitar
ʃe
se
non la
ʃetta
setta
de loro
anteceʃʃori,
antecessori,
e non
uol
vol
lor far bene alcuno per non fare ingiuria a
buoni,
il quale
uolendo,
volendo,
faceʃʃe
facesse
che tutta la gente
fuʃʃe
fusse
una
me-deʃima.
medesima.
Ma
ʃarà
sarà
ʃempre
sempre
contrarietà
ʃe
se
Dio non perdona,
e dà
miʃeri-cordia,
misericordia,
Le cui parole
uerranno
verranno
ad effetto,
cioè
che l’inferno s’empiera
di huomini,
e di
Diauoli,
Diavoli,
Direte adunque a
gli incredoli,
uoi
voi
fate le faccende a
uoʃtro
vostro
modo
aʃpettando
aspettando
io parimente,
che ho da Dio
hauuto
havuto
la
luce,
e che mi ha
inʃegnato
insegnato
la
uia
via
retta d’andar al
Paradiʃo
Paradiso
faralmio
{5}
I
ʃecreti
secreti
del Cielo,
e della terra
ʃon
son
tutti di Dio.
Alquale tutte le
coʃe
cose
fatte,
e altrui comandate ritorneranno.
Huomini buoni,
laʃciando
lasciando
i peccati,
che fanno che
ʃete
sete
ʃuoi
suoi
nimici,
credete in lui,
e nelle
uoʃtre
vostre
faccende
inuocandolo,
invocandolo,
raccommandateui
raccommandatevi
à
lui,
Perche egli che
ʃa
sa
tutte le
coʃe
cose
della terra,
e del cielo,
come da lui create
inʃieme
insieme
con lo huomo,
non
ʃi
si
dimentichera del fatto
uoʃtro,
vostro,
e temetelo con tutto il cuore
adoran-dolo
adorandolo
ʃera,
sera,
e mattina.
{6}