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Arrivabene, 1547

In nome di Dio misericordioso, e Pio. CAPITOLO XXV.

[1] TROPPO non vogliate affrettarvi. Ecco che gia il precetto di Dio si ha adempiuto, il quale è stato sopra ogni nostro detto, ilquale permette che si dica che non sia sopra gli Angeli animati altri che Dio. Temetelo adunque, che egli è il creator della terra, e del Cielo, ilquale per i detti vostri s’è sublimato. [2] Produce lo huomo dello sperma, ilqual divien dopo canuto, eloquente, e discreto. Il medesimo benefattore, ha fatto le bestie tali, che voi di quindi ne cavate, il caldo, il commodo, il vitto, l’ornato, e lo honore, e il portar le robbe, e le cose, come i muli, gli asini, e i cavalli, che à voi sarebbe impossibile. Il medesimo vi ha insegnato la buona via, quantunque molti ne faccino poca stima, e volendo lui, tutte le sette diverrebbero in una. Per lui discendono sopra le viti in terra le pioggie, onde voi cavate il viver vostro, havete per lui il grano, l’olive, le palme, e ogni altra generation d’arbori. Il medesimo creando la notte, il Sole, la Luna, e le stelle, per voi le affatica, & ha nella terra creato diverse forme, e nel mare per il vostro vivere, e per la vostra commodità , e per il corso delle navi, accioche voi acquistiate bene, e tutto per voi, E dispose in terra i monti, l’acque, e le strade per far i negotii, e le stelle accioche voi sapeste ritrovarvi ne luoghi sicuri per mare, le quai tutte cose à buoni sono maravigliose, e veggono quanto importi a Dio crear lo huomo, ma chi puo numerar le cose di Dio maravigliose ? Egli è misericordioso, e sa il tutto. Quei che voi adorate per Dei son fatti da altrui, ne posson far altri. [3] Non hanno vita, e sono insensibili. Nell’hora della resurrettione tutti sapranno che ci è un solo Dio. Chi nell’altro secolo non credera sara malvagio di cuore. Interrogati molti, quai precetti di Dio essi habbino, dicono, quei miracoli de primi, i quali nel futuro secolo saranno aggravati da lor peccati, parte per i loro difetti, e parte per il carico de gli incredoli, che essi haranno fatto perdere. Dio rovina le fabriche da lor fatte, si che elle loro caggiono addosso, e cosi hebbero il male, di dove essi non sel pensavano, Quel di per testimonio de sapienti, gli incredoli patiranno gran male, essi perseveraranno nel far male, fino a che gli angeli caveranno lor l’anima di corpo, e allhora gli si raccommanderanno dicendo, che non san piu oltre, e Dio allhora dira, entrate nelle porte del fuoco, e non isperate mai piu d’uscirne. I resistenti adunque entrano per mala via, [4] e i timenti Dio addomandati, quel che essi da lui habbino, rispondono, bene, e sappino tutti, che nel futuro secolo il bene e preciosissimo, Diranno gli angeli a coloro, che nella hora della morte saran buoni, Dio vi guardi, entrate nel Paradiso per i meriti vostri, che è casa vostra, dove harete fonti d’acque dolcissime, e tutto quello che saprete chiedere, e tale richiede il merito de buoni. Gli incredoli non aspettano se non la venuta de gli angeli, o di qualche altro dato da Dio. Fecero il simigliante i loro antecessori, i quali à se medesimi nacquero, onde meritamente perirono, diranno gli incredoli. Se Dio volesse, ne noi ne i nostri non adorarebbero altro che Dio, ne farebbono altro che il suo commandamento, i suoi predecessori secero il simigliante. [5] Ma al Nuntio non appartiene altro che ispianar i precetti. Mandati i Nuntii ad alcune genti, accioche predicassero Dio, e che si lasciassero gli Idoli, Dio parte ne messe nella buona via, e parte nella cattiva. Ricerchino la terra, & vegghino qual era il fine de contradicenti. Non pregar che Dio insegni la via retta a cattivi, perche non giovera se non a chi Dio vorra. Io vi spiano le contrarietà, e dopo conosceranno gli incredoli che essi hanno mentito. Quando noi habbiamo voluto qualche cosa, habbiam detto sia fatto, e fu fatto, Dopo il male, e la fatica durata, gli huomini in nome di Dio vivuti saranno da me ristorati. Innanzi a te non mandai altri nuntii che huomini, i quali ricercassero, se si haveva cura alle cose miracolose de libri. Io ti ho dato al presente questo libro, accioche tu spiani à gli huomini i precetti, accioche essi intendino quel che avenne a primi contradicenti. Essi non hanno creduto esser colpevoli e peccatori, non essendo loro accaduto disaventura veruna. Dio piissimo ha condotto la volonta sua in atto. Tutti gli angeli celesti, e i terrestri animali adorano Dio, & osservano i suoi precetti. Non vi fate piu Dei, perche non è se non un solo, e cio che voi vedete è suo, perche invocate voi altri che lui? che havete voi altro da lui che commodi? voglio che voi l’adoriate, e che lo preghiate. Non voglio che voi facciate altri Dei, come fanno i malvagi, che dicono, che egli ha figliuoli. Dichino pur quel che essi vogliono, che Dio che conosce tutte le cose, e le loro gli faran conoscere a loro medesimi. [6] Alcuni nascendo loro una figliuola, si attristano, sospirano, e si partono dalle conversationi de gli huomini, fino à che essi deliberano se è tenga la figliuola, o se la sepeliscano viva. O quanto son malvagi coloro, che non credono che habbia a venir l’ultimo di. L’altezza è simigliante à Dio, se Dio riguardasse à tutte le cose malfatte de gli huomini, non lascierebbe nascer in terra cosa alcuna, Ma egli piacevole lascia che la hora giunga, nella quale non si potra fuggire, non è da ragionar di Dio à coloro, i quali bestemmiano, non havendo essi a ricever altro che fuoco. Giuro per me medesimo che io commandai i precetti alle genti innanzi à voi, Ma il Diavolo corrompendoli fe parer i suoi piu belli, alquale chi si raccommanda, patira gravissimi tormenti. [7] Non ti ho dato questo libro per altro, se non perche tu esponga gli huomini le lor contrarietà, & insegni la via retta à buoni, Dio manda di Cielo l’acqua, accioche ella faccia viva la terra, e dalle bestie il latte con che si bea, e da gli arbori con che si viva, e queste vi godete, le quai tutte cose son miracoli a sapienti, e non di poca importanza, [8] Comandammo all’api che edificassero le case loro ne monti, e ne gli arbori, e che gustassero di tutti i fiori, accioche esse componessero il liquore che è molto salutifero à gli huomini, del che si maravigliano i buoni. Il medesimo Dio vi ha creati, e faravi morire, e molti di voi ritorneranno à peggior vita. [9] Perche negate voi il ben di Dio? Dio di voi medesimi ha prodotto le donne, la prole, i figliuoli, & vi concede ogni bene, perche dunque ne credette il male, negando il ben datovi adorando in luogo di Dio chi non vi puo dar ne il vitto, ne il vestiro ? Non proponete essempi a chi sa ogni cosa, ma a voi che non sapete proponete questa parabola, pensate se sono uguali coloro, de quali parte son posti in miseria, e parte sono abondanti de beni dati loro da Dio. Non vogliate caminar per altra via che per la retta del Signore, del quale sono i secreti della terra, e del Cielo, il quale vi addusse dal ventre delle madri vostre non ne sapendo voi nulla, et vi diede gli orecchi, gli occhi, e i cuori accioche voi poteste renderli gratie. [10] L’avenimento della hora non sara se non simile al batter dell’occhio, o piu veloce. Non vedete voi l’uccelli del Cielo non esser da altri sostenuti che da Dio? il che è maraviglioso à credenti, Egli delle bestie vi ha dato tutte le commodità. Il medesimo per vostro contento vi ha concesso l’ombre nel caldo, ne monti, le frequentie delle vie, e le vesti cosi nel freddo come nel caldo, e appresso vi ha concesso la salute, e la sanità, e se non vogliam credere non importa à te sta loro annuntiar il bene, e la maggior parte di loro non credera, rifiutando la cognition del bene, il di nel quale cercheremo testimoni di tutte le genti, non chiederemo il testimone de gli incredoli, ne gli ascolteremo, ne col vedere alleviaremo il lor male, ne gli guarderemo, iquali diranno.. O sommo Dio, questi sono quei che noi in tuo luogo habbiamo adorato, e riguardando prima verso quel che essi adorarono, adoreranno anchora loro in quel giorno Dio. Et noi allhora sopra il mal loro ne accumularemo un maggiore ք la loro malitia, e chiamati i testimoni di tutte le genti, saro testimone teco di questa tua gente. Ti ho dato questo libro accioche tu faccia noto i miei precetti, e che tu intimi loro che faccia bene, e che tu sia benefico a tuoi consanguinei.. [11] Darai compimento a tuoi voti in nome di Dio, e non tardare. [12] Non mentir del promesso, essendo gia per te Dio sicurta, e non imitar coloro, che col giuramento vogliono far credere il falso. Perche questo sara annumerato tra gli usurai, & s’il tuo pie primo fermo sdrucciola, sosterrai gravissima passione del male. Non fate tra voi sacramenti falsi, ne vendete per niente le cose divine, perche quel che si riserva appresso Dio, si riserva ancho a noi. Le cose mondane tosto passano, ma le divine non mai, secondo l’opere sue buone, Dio rimunerara con la vita eterna, sia huomo, o sia donna, s’Iddio volesse vi farebbe tutti una gente. Ma egli fa errar questo, e creder quell’altro. Quando voi leggerete l’Alcorano, fatelo piu divotamente che voi potete. Mutandosi in questo alcuna volta una parola per un’altra, sapendo Dio la cagione, dicono gl’increduli, tu non sei se non mendace, variando à questo modo le tue parole. Ma molti non sanno la cagione di questo. Perche esso Dio, e il suo spirito benedetto hanno composto questo veracissimo libro, accioche i buoni possino dirittamente caminar per buona strada [13] . Noi sappiamo, che essi diranno, tu insegni a coloro che hanno la lingua latina [14] , e l’Alcorano è scritto in Arabico. Dio non mostrera mai loro la diritta via, essendo mendaci, ma patiranno gravissime pene, Dio si ricorda di tutte le cose, onde questi malvagi vivono ne sanno come. Dio perdonerà a chi hara durato fatica. Il di ultimo Dio secondo le opere dara il beneficio, voi dunque che mangiate le cose saporite di Dio, adoratelo, e ringratiatelo, guardatevi molto di non lo far bugiardo: Perche tali patiranno gravissimo male. Dio non ha fatto cosa alcuna non lecita al viver vostro, dalla carne di porco infuori, e dell’animale non morto in nome di Dio, Ma essendo necessitati à mangiarne Dio vi perdonera, il simile se farete non lo sapendo, e poi ve ne pentirete. Il medesimo habbiamo ordinato a Giudei, ne essi hanno fatto ingiuria a noi, ma a loro medesimi. [15] Abramo credendo a Dio per i beni ricevuti da lui, lo ringratio, il che accettato da Dio, messe il suo seme per la buona via, {16} e di la gli rese il devere. Dopo habbiam mandato te accioche tu seguiti la legge d’Abramo, non ti partendo da quella . Non habbiamo comandato che si guardi il sabbato, se non à coloro tra quali era differenza, e contrarieta, le quali Dio futuro giudice determinera, [16] Disputando di solamente buone parole, Perche Dio vede chi segue la buona, e la malvagia strada. Rispondi a chi ti addomanda honestamente. Nondimeno è meglio sostener patientemente, non temer contro a chi contradice, ne ti attristar per loro, perche Dio è sempre con chi fa bene.

notes originales réduire la fenêtre

[1] Persevera ne i suoi mendaci fatuita, et insanie. {1}

[2] Ogni cosa ha fatto Dio a commodo nostro. {2}

[3] Dimostra per il novero delle opere di Dio, quanto siano da lui differenti quelli che si fanno noverare col titolo di Dio. {3}

[4] I beni dellaltro mondo assai migliori del presente. {4}

[5] Lufficio del legato e isporre i mandati di Dio. {5}

[6] Tassa limpieta di coloro che gli dispiacciano che gli nasca figliuole femine. {6}

[7] LAlcorano dato per levare i dubi nella religione ; e dimostrare la via della salute. {7}

[8] Le Api. {8}

[9] Contro gl’.idolatri. {9}

[10] La venuta del signore al giudicio velocissima, come per Matth. a i xxiiii. {10}

[11] Di adempire il voto. {11}

[12] Di solver i voti, e mantenere il giuramento.. {12}

[13] Hanno detto alcuni sfacciati Macomettani che Macometto e stato spirito promesso da Dio ad aprire la via della verita. {13}

[14] Chiama i Christiani di qualunque lingua latini; come anchora i greci chiamano Romani tutti i popoli occidentali perche usano la lingua latina. {14}

[15] La pieta di Abramo. {15}

[16] Disputare con modestia il che ci insegna Pietro Apos. {17}

Notes Coran 12-21 réduire la fenêtre detacher la fenêtre

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Le traducteur lit probablement « seminata » (« semée ») au lieu de « semita » (« sentier »).

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