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Arrivabene, 1547

In nome di Dio misericordioso, e Pio. CAPITOLO XXVI.

[1] IL SERVO nostro diletto noi lo levammo dal Tempio non lecito, {2} e di notte lo conducemmo al Tempio lontano per insegnarli le virtu nostre. Demmo a Mose il libro col quale dimostro la via aperta ad Israhele a far bene, vietando il non lecito, e demmo loro tutti i beni, e le ricchezze aiutandoli, & essaltandoli dicendo. Se farete bene giovarete alle anime vostre, se farete altrimenti sara mal per voi. Nell’avento del termine dato gli nimici di Dio vi faranno ingiuria, e disfaranno i vostri Tempii Ma se voi ritornerete io vi perdonerò. Questo Alcorano annuntia a chi crede grandissimo gaudio, e contento. Ciascuno o creda, o non creda portera il suo sacco de fatti, e per questo effetto vi diamo questo libro, facciasi dunque fine à vostri peccati. Noi demmo al Sole la luce, e alla Luna, accioche col mezzo loro lo huomo conosca gli anni per i quali essi debbano acquistarsi il vitto. [2] Non siate malvagi, & erronei, con agguagliar alcuno à Dio, il quale ti commanda che tu adori un solo Dio, e che tu honori il Padre, e la Madre, e faccia lor bene. Quand’essi invecchiaranno, non dir mai loro una malvagia parola, ma sempre allegra, e gioconda,, sottomettendoti loro con ogni humiltà, e prega Dio che perdoni loro, perche essi essendo tu piccinino ti allevarono, Dio conosce quel che voi havete ne cuori, se sarete buoni, e vi perdonera. [3] Presentate i poveri, e i parenti, ma non con superfluità. Perche coloro che fanno il superfluo son parenti del Diavolo. Dio da à buoni il bene, e à cattivi da il male. Per nulla non occidete i vostri figliuoli, perche questo è grandissimo peccato, e noi diamo la vita loro si come a voi. Non siate fornicatori, perche questa è sceleratezza, e cattiva via, [4] Dio commanda che si faccia vendetta de gli occiditori ingiusti, & egli l’aiuta. Non toccate la pecunia de gli orfani, infino à tanto che non giunghino gli anni venerei. Fatto un proposito non vi mutate, perche Dio vi addomandera ancho di questo. Impite la misura, e pesate giusto, perche questa è cosa ottima. [5] Non dite cosa alcuna se prima non la sapete, perche voi dovete del dir vostro, render ragione. Oltra tutte l’altre cose Dio vuole che voi non gli date compagno, [6] perche non ci è nessuno a lui uguale, egli solo è perdonatore de gli altrui peccati. Non è al mondo cosa che non gli renda le debite gratie. Voi che non credete legendo l’Alcorano, sarete oscurati da un certo velame, & essi te fuggiranno, quando sentino in questo libro che tu nomini un solo Dio. Noi veggiamo quel che essi ascoltano, e udiamo quello, che dicono de fatti tuoi. Et dicono alla moltitudine seguiteli pure, se volete diventar incantatori, e Magi. Preponendo lor tanti essempi perche si tolgan giu dalla buona via, e dicendo essi. Quando voi sarette ossa, o ridutti à nulla, come diverrete voi nuovi huomini? Rispondi. Quantunque voi foste di ferro, colui che la prima volta vi fe, la seconda vi ritornera alla vita, essi piegando i capi loro, addomanderanno quando fia questo, rispondi tosto. Il di che Dio vi chiamera tutti, risponderete pensando d’esser dimorati poco. Persuadi alla gente migliore Dio, accioche non si mescoli seco il Diavolo suo manifesto nimico, ma imitino Dio, il qual da il bene, e il male secondo sua voglia. Ne ti habbiamo mandato accioche essi ti adorino, o si raccommandino a te. Noi demmo il Salterio à Davit, & essaltammo alcuni Propheti, invochino i malvagi coloro che essi adorano in luogo di Dio in aiuto de lor mali, i quali essi adorati patiranno. Chi chiama Dio hara il beneficio da lui. Non è villa che innanzi à quel di noi non roviniamo e spianiamo. Questo è prescritto nel nostro libro, ne alcuno ci ha prohibito essequir il commandamento, se non i contraditori. Noi habbiamo ubedito non per altro, se non perche gli huomini ci temino. Pochi credono il sogno che noi ti mostrammo. [7] Havendo noi commandato a gli Angeli che s’inginocchiassero ad Adamo, tutti lo fero fuor che Belzebub, dicendo che mai s’inchinarebbe à creatura di terra, e minaccio di offender tutta la gente à lui preposta, da pochi infuori. Se Dio gli havesse dato termine fino all’altro di. Alquale Dio disse. Partiti di qui, e va a possedere l’Inferno co tuoi seguaci, e fa il peggio che tu sai, Ma tu non harai potenza alcuna sopra coloro che mi si raccommanderanno. Nelle tempeste di Mare, voi non potete haver chi ve aiuti se non Dio. liberati, e uscitine, correte alle vostre usate malvagità, accioche à questo modo lo huomo sempre sia ingrato à Dio. Non temeste voi che il vento, l’acqua, e la arena non vi affogasse ? Guardatevi adunque che un’altra volta per la vostra malitia non vi affondiate, non havendo poi chi vi aiuti. I figliuoli d’Adamo honorati per noi, hanno dalla terra ricevuto il vivere, e parte di loro sono stati grandi, e abbondanti. Colui che in questo mondo sarà vivuto in errori, lo faremo privo di lume. State adunque dalla mattina fino a vespero a orare, havendo riguardo che la oratione da mattina non manchi, perche all’hora tutti gli Angeli son testimoni. Farai la notte oratione fino a che Dio ti metta in buona via di far bene, e pregalo cosi. O Dio riducimi à bene, e guardami dal falso. I malvagi non haranno se non male, e fastidio, e i buoni bene, e conforto.

notes originales réduire la fenêtre

[1] Mendatio portentoso ascritto a Dio che habbia rapito Macometto di Mecca a Gierusalemme, e di la in cielo. {1}

[2] Pieta. {3}

[3] Facciasi moderatamente bene a parenti,, e poveri. {4}

[4] Chi non si maraviglierebbe che questo libidinoso becco dia legge di integrita, e continentia ? {5}

[5] Di ogni parola ociosa renderasi ragione.. {6}

[6] Vuole che sia Dio solo perche la pluralita causerebbe seditione. Argumento valido contro gentili non contro Christiani che honorano un solo Dio in essentia, e trino in persone. {7}

[7] La cagione del caso de i Dimoni. {8}

Notes Coran 12-21 réduire la fenêtre detacher la fenêtre

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Dans le texte latin, le mot « Haram » est généralement employé pour désigner la mosquée Al-Harâm de La Mecque. Cependant, au v. 115 de la sourate 16, le mot « haram » signifie « illicite », comme le précise une note marginale de Bibliander dans l’édition de 1543 (le passage est ainsi traduit en italien : « Deus quidem nil fecit haram [id est, illicitum] » > « Dio non ha fatto cosa alcuna non lecita »). La proximité des deux occurrences des mots « haram » et « Haram » dans le texte latin peut expliquer la bévue du traducteur italien.

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