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Arrivabene, 1547

In nome di Dio misericordioso, e Pio. CAPITOLO V.

NESSUNO conseguira la piena gratia di Dio, e l’amor nostro se prima non distribuira di quelle cose che sono da lui sommamente amate. [1] Innanzi il testamento posto e fermato, fu lecito à figliuoli d’Israele mangiar d’ogni cibo, da quello infuori che Israele si fece non lecito, Levato il testamento, consideriamo che questo parlare e verace. E chiunque farà che Dio sia bugiardo, sia scritto tra i malvaggi, e tu intima à tutti gli altri, che Dio veracemente commesse, che s’imitasse la setta di Abramo, [2] Il quale non incredulo, non idolatra, fondo la prima casa dell’oratione, cioè Mecca luogo santo, e benedetto, dove le virtù di cotal edificio son manifeste, Nel quale chiunque entra timoroso, resta quieto, e satisfatto, Piace à Dio sommamente, che questo luogo sia da tutti honorato, e che ciascuno secondo sua possa vi vada. Egli si cura poco de gli huomi ni incredoli, Perche i fattori delle Leggi non obediscano a precetti di Dio ilquale e testimone di tutte l’opere loro? [3] Buoni huomini se voi volete imitare cotai fattori di leggi, di buoni che voi sete vi faranno divenir pessimi, e tristi. Havendo voi il vostro Propheta, che vi dimostra le virtù di Dio, perche vi convertite voi alla setta de i Dei? Ciascuno che chiama Dio, conseguirà diritta, e buona via. Buoni huomini temete Dio quanto si conviene քseverando nella buona legge, e accostandovi allo Dio nostro tuttore, e richiedendogli la sua misericordia rompete il patto fatto della tregua. [4] Se tra voi verrà alcuna discordia, rimossa ogni animosità, fate il voler di Dio, e diventate fratelli insieme, & d’un’animo solo, imitando Dio, ilquale diligentemente ne ha levato dal fuoco, ove voi soprastavate, & da soprastanti pericoli. [5] Vi ha dato Dio di se & de miracoli suoi tal notitia, che voi sete a lui gente fruttuosa, e innanzi all’altre, comandandovi egli cose lecite, & prohibendo le illecite, e chiunque non hara obbedito a suoi comandamenti sottentrerra a gravissime pene, il di che le faccie di ciascuno biancheggieranno, & farannosi negre. Farannosi negre quelle di coloro, che haranno lasciata la fede, & saranno incredoli, & per questo gusteranno grandissimo male. Ma coloro biancheggieranno le faccie loro i quali perseverando nella buona legge han conseguito la misericordia divina. Sapendo tu queste divine virtù, sappi che Dio non desidera ne vuol male a nessuno della sua gente, egli è manifesto, che voi siate la miglior gente, che obedendo a precetti di Dio, e prohibendo le cose illicite chiama Dio, & l’adora. Et qualunque i fattori delle leggi consentendovi vi seguissero, cercherebbero piu tosto a loro l’utile, & le commodità. Et di loro alcuni credono alcuni no. [6] Essi non vi potran nuocere in conto alcuno se non con le parole. Nelle contentioni volteranno le spalle, e non troveranno chi dia loro aiuto, essendo divenuti pusillanimi, e havendo incontro l’ira di Dio, ք laquale saranno ridotti a povertà, e a carestia. Tutte queste cose accaggiono loro per esser occisori de Propheti, & ingiusti. Gli huomini delle leggi, levandosi di notte, & studiando, e in Dio vedendo, tutta la notte lo pregano, e temendo il di del giuditio fanno le cose lecite, & pronti al bene, et prohibendo le cose non lecite avanzaranno ciascuno altro per merito. Dio giudice di tutti, non lascia che l’opera de buoni si perda. A gli increduli non gioverà ne la facolta loro, ne il parentado,, si che essi non sian messi in fuoco inestinguibile. [7] Essi son assimiglianti a un mal vento, che conturba le cose, ma non noccieno, essi medesimi si fanno male, e non a Dio. {8} [8] Huomini buoni, nessun di voi creda alle parole loro, perche essi hanno nella lingua una cosa, e nel cuore un’altra. Voi essendo fortificati dalle vostre leggi facilmente ve gli potete inimicare, Essi in vostra presenza confessano abbracciar la vostra legge, ma tra loro se ne ridono, {10} e poi s’adirano. Di loro, che muoiono con cotal ira, se allhora sapranno conoscer Dio, che vede i secreti de cuori. Et come che essi habbino allegrezza della vostra rovina : nondimeno non vi posson nuocere, se temendo Dio durarete in seguitarlo, egli fortificherà tutti i vostri atti. [9] Il di nel quale uscendo tu la mattina di casa tua per adattar i luoghi delle liti, {12} inanimasti piu le forze, vedendo e udendo Dio {13} demmo aiuto, e potenza a due delle nostre {14} squadre, che s’erano affaticate. Voi aiutatori di tutti i buoni, havendovi dato gia in Badar con poche genti la vittoria, & a certi vostri buoni huomini, che dissero, che non bastavate contro gl’inimici quantunque Dio havesse mandato tre mil’Angeli armati diceste. Se durarete temendo Dio il Signor vi aiutera, mandandovi egli cinque milia angeli combattenti, e tutti armati. Dio per altro non vi fa noto questo miracolo, se non per allegrarvi & confermarvi nel bene, debilitando la parte de gl’incredoli, egli è solo pieno di virtu, e di lui è la vittoria. La tua mano non possiede alcun di questi. Colui di chi è il cielo, e la terra, a buoni darà perdono, e a cattivi dara tormento. Chi teme Dio debbia haver cura, che non viva d’usura. [10] Tutti coloro che seguiteranno il Nuntio di Dio haranno i meriti loro nel Paradiso, e gl’increduli patiranno nell’inferno tormenti. Dio darà il Paradiso a chi in tempo di fame, & di carestia darà il suo abbondantemente, e che rimetterà l’ingiurie, & che si pentira de peccati. Ma chi fara le non lecite cose, ardera nel fuoco sanz’alcun fine. Nel passare considerate a costumi de vostri antecessori, accioche voi comprendiate quale sia stato il fine di chi ha contradetto. Questi son chiari gastigamenti a chi teme Dio, Tu caccia ogni dolore, ogni malinconia, e ogni disperatione, Perche tu e i tuoi sete essaltati se perseverarete nella buona legge se ne sopraveranno infortuni, o che son di cosi fatti a caso, o ch’è la Fortuna. Dio che abborrisce i cattivi conosce chi crede in lui ricevendo testimoni di tutti. Dio monda i buoni huomini, e gli purga, e riduce a nulla i cattivi cavandogli fuori de gli altri, come si cava del ferro il piu cattivo. [11] Non pensate, che vi sia mai aperto il paradiso, se prima non sarete forti, e magnanimi nelle battaglie Innazi che entrate in battaglia, apparecchiatevi a ricever la morte, Morto il Nuntio Macometto, difendete con l’armi gli ordini da lui dativi, Et cosi Dio vi aiuterà. Nessuno puo sott’entrare alla morte, se non volendo Dio, cioè al tempo statuto. Dio darà merito a chi non si curando del temporale hara cura delle cose celesti. O Dio scancella le nostre colpe, perdonane i peccati, fermane i piedi, & dacci potere contro i malvagi, e gl’incredoli. Nissuno seguiti gl’incredoli, ne pratichi con loro, ma seguasi Dio giudice di tutti. Metterò discordia ne cuori de non credenti, e gli darò al fuoco eterno sanza fine. Innanzi che i cuori vostri fussero travagliati dalla dissensione Dio fermò con voi il patto partendovi da gli altri, accioche il successo vostro fusse chiaro, քdonandovi tutti i vostri peccati, per gratia e misericordia sua, [12] e voi spiccandovi dalla battaglia vi fuggiste ք boschi, e per montagne non valendovi il richiamare del Propheta. Consolatevi della perdita della vostra preda, e danno vostro, e temete Dio, havendogli egli dopo il fatto indottovi sonno, Per ilquale ristorati, alcuni di voi attessero al commodo dell’anime loro, alcuni pensaron di Dio, cose ingiuste & nefande, et se la ritennero nel cuore, ma non sanno, che Dio conosce tutti i secreti del cuore, Et sappiate che color che scampano dalla guerra sono istigati dal Diavolo, Nondimeno Dio perdona a tutti coloro che si pentono. Buoni huomini non consentite a modo alcuno a gli incredoli, i quali persuadono a gli amici loro, che non vadino alla guerra dicendo. Stando a casa vostra potete schivar d’esser occisi. I cuori di questi tali sono occupati dal dolore, & dalla disperatione, e Dio che conosce tutti i vostri atti, vivifica questi, & mortifica quelli secondo il suo volere, Perdonando a tutti coloro, che nel viaggio son morti, Se tu fussi rigido & forte di cuore, non si partirebbero. Impetra adunque loro perdono da Dio, e in ogni principio di tue facende raccomandati a Dio, [13] ilquale aiutandovi, chi vi potra nuocere? & nocendo egli chi vi potra sostenere ? a lui tutti i sapienti s’accomandano. Si giudica che sia dishonor al Propheta, quando fatta la preda se gli niega quel ch’ei vuole della preda. Et chi lo negerà il di del giudicio verrà seco in presenza di Dio, esso destando di voi un Propheta, che insegna la via retta a gli erranti, ha fatto à buoni huomini gran beneficio, E accadendovi de mali, vi ho mostro, che voi soli ne sete cagione, perche Dio è onnipotente, ilquale il di della congiuntion de gli esserciti permesse che voi patiste mali gravissimi, accioche conoscete i costanti, e buoni, da i malvagi, et incostanti. [14] Tutti coloro, che muoiono nella via di Dio non son veramente chiamati morti. Essi vivono appresso Dio, & aspettano i lasciati dopo loro, & non hanno tema di cosa alcuna.

notes originales réduire la fenêtre

[1] I cibi concessi,, e non concessi. {1}

[2] Il Tempio di Mecca fondato da Abramo. {2}

[3] Come empio Accusa la Trinita, & insieme la religione de Gentili. {3}

[4] Di conciliarsi con il prossimo, come in Math. a i v. {4}

[5] Arroge a se, & a suoi quello che e del popolo di Dio, nel Deut. a i iiii. {5}

[6] Promette a suoi settatori certiss. vittoria contro infedeli. {6}

[7] Comparatione de gli incredoli & infedeli.. {7}

[8] Di guardarsi da gli indefeli.. {9}

[9] Tocca il conflitto di Badar, nel quale i Saracini furono sconfitti.. Di fondare la speranza delle vittorie in Dio solo. {11}

[10] Vuole che chi lo segue vada al paradiso non avvertendo che chi e guidato da ciechi cadde nella fossa, e che CHRISTO solo e la vera via la verita e la vita. {15}

[11] Inanima alla guerra, e che dopo la sua morte diffendino la loro religione. {16}

[12] La fuga de gli Saracini non giovando il rivocare di Macometto. {17}

[13] Se Iddio e per noi: e chi e contra noi. {18}

[14] Conchiude se vuole che siano felici chi muoiono in guerra, come nelle vie di Dio. {19}

Notes Coran 12-21 réduire la fenêtre detacher la fenêtre

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Le texte latin affirme que les mécréants eux-mêmes, et non Dieu, sont responsables du mal qu’ils subiront (« ipsique sibi malum inferunt, nequaquam Deus »). Dans la traduction italienne, en revanche, les mécréants se lèsent eux-mêmes sans léser Dieu.

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Traduction libre du verbe « obstrepunt » (« font du bruit, importunent »).

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Le traducteur latin a recours au mot « lis », dont le sens le plus courant est « querelle », « controverse ». Mais dans la traduction de ce verset, comme de nombreux autres passages qui suivront, le mot en question désigne plutôt un affrontement militaire. Or Giovanni Castrodardo traduit « lis » par « lite », qui en est le dérivé italien et qui a ordinairement le même sens que son étymon. Castrodardo, qui par ailleurs semble avoir rencontré des difficultés particulières en traduisant ce passage, n’a probablement compris qu’il était question d’affrontements militaires qu’en traduisant les versets suivants (où il traduit généralement « lis » par « battaglia »).

La traduction est ambiguë : « Dio » pourrait en effet être considéré comme le sujet ou bien comme l’objet de « uedendo e udendo » (dans le texte latin, il en est le sujet : « Deo audiente atque sciente »).

Dans le texte latin, conformément au texte arabe, l’adjectif possessif est à la deuxième personne du pluriel (« uestris ») et non à la première personne du pluriel.

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