In nome di Dio
miʃericordioʃo,
misericordioso,
e Pio.
CAPITOLO
.XII.
XII.
[1]
I
GIVDEI
GIUDEI
ʃempre
sempre
ci
ʃono
sono
ʃtati
stati
quaʃi
quasi
nimici,
e i
Chri-ʃtiani
Christiani
ʃon
son
piu di loro
ʃtatici
statici
amici.
I
ʃacerdoti,
sacerdoti,
e
Preʃidẽti
Presidenti
de
Chriʃtiani
Christiani
non
indegnandoʃi,
indegnandosi,
e quando odono la
paro-la
parola
poʃta
posta
ʃopra
sopra
il Propheta,
e che
conoʃcono
conoscono
la
uerita,
verita,
la-grimano,
lagrimano,
e dicono.
Dio noi credendo con quei buoni huomini
ʃperiamo
speriamo
che tu ci accompagni con loro,
Perche non crederemo in Dio,
e a
quel
che ci
è
dato dalla
uerita
verita
?
Tutti i
credenti
ʃaranno
saranno
meβi
messi
nel
Paradiʃo
Paradiso
abbondante di dolci acque.
Huomini buoni mangiate le
coʃe
cose
da Dio
or-dinate,
ordinate,
laʃciando
lasciando
ʃtar
star
le non lecite.
Chi
uuol
vuol
hauer
haver
perdono da Dio,
pa-ʃca
pasca
dieci
poueri,
poveri,
ʃi
si
come egli
ʃuol
suol
paʃcere
pascere
ogniuno,
ò
gli
ueʃta,
vesta,
o
ri-ʃcatti
riscatti
prigioni.
[2]
Chi non puo far
queʃto,
questo,
digiuni tre di,
rendendo
gra-tie
gratie
à
Dio.
[3]
Huomini buoni
laʃciate
lasciate
ʃtar
star
il
uino,
vino,
gli
ʃcacchi,
scacchi,
e le
tauo-le,
tavole,
perche non
ʃon
son
coʃe
cose
lecite,
ma
inuentioni
inventioni
del
Diauolo
Diavolo
per metter
di-ʃcordia
discordia
tra gli huomini,
&
per
leuarlo
levarlo
da far bene,
laʃcerete
lascerete
o no?
Guardateui
Guardatevi
dal male,
ʃeguendo
seguendo
Dio,
e il Legato,
Chi farà
quel che
è
prohibito,
patira
grauiβimo
gravissimo
male.
[4]
Niʃʃuno
Nissuno
adunque
uada
vada
a caccia nel
meʃe
mese
della peregrinatione.
Seruate
Servate
queʃto
questo
precetto,
altrimenti Dio
ʃommo
sommo
ne prendera
uendetta.
vendetta.
Ogni caccia di mare
è
lecita,
a chi
ua,
va,
e
uie-ne
viene
da Mecca,
di terra no.
Temete Dio,
al quale
deuete
devete
ritornare.
Al
Propheta non appartiene,
ʃe
se
non
ʃpianare
spianare
i mandati.
Temete adunque
o
ʃapienti
sapienti
huomini Dio,
accioche procediate in bene.
Perche alcuno
ri-muoue
rimuove
queʃtioni
questioni
de precetti di
queʃto
questo
libro?
Gli
è
prophano mutar
co-ʃa
cosa
alcuna dopo la
positioue
positione
dell’Alcorano,
&
ʃe
se
ʃi
si
mutaʃʃe
mutasse
andreste in
ra
ira
di Dio.
Prima di
uoi
voi
cercarono alcune
coʃe
cose
ʃimili,
simili,
e nondimeno non
credettero loro,
Gli incredoli pregati che
obediʃchino
obedischino
à
Dio,
e al
ʃuo
suo
Legato,
riʃpondono
rispondono
che non
uogliono
vogliono
fare,
ʃe
se
non quello che fecero i
loro maggiori.
Huomini buoni
eʃʃendo
essendo
Dio in l’anima di
ciaʃcuno,
ciascuno,
e
nõ
non
nocendo
coʃa
cosa
alcuna,
a chi
ʃi
si
riuolta
rivolta
a buona
uia,
via,
conuertetiui
convertetivi
a lui,
ʃia-te
siate
tra
uoi
voi
teʃtimoni,
testimoni,
e quando qualch’uno morira,
ui
vi
ʃia
sia
almeno in
pre-ʃenza
presenza
duoi
ò
tre.
Niʃʃuno
Nissuno
uenda
venda
per denari
l’eʃʃer
l’esser
teʃtimone,
testimone,
[5]
GIE-SV
GIESU
figliuol di MARIA,
la cui anima fu
mõda
monda,,
e benedetta,
che curo il
lebbroʃo,
lebbroso,
ʃuʃcito
suscito
il morto,
e
inʃegno
insegno
la
ʃapienza,
sapienza,
il
teʃtamento,
testamento,
e il
Van-gelo,
Vangelo,
diʃʃe.
disse.
I figliuoli
d’Iʃrael,
d’Israel,
uenendo
venendo
tu con le mie
uirtu,
virtu,
credano gli
incredoli di loro,
che tu
ʃii
sii
Mago,
Tu ringratiami de beni dati a
te,
e alla madre tua
diuinamente.
divinamente.
Dio addomandando
à
gli huomini
ueʃtiti
vestiti
di
bianco
[6]
ʃe
se
cedeuano
credevano
in lui,
e nel
ʃuo
suo
Nuntio,
riʃpoʃero,
risposero,
ʃi
si
noi crediamo,
e
tu
ʃei
sei
teʃtimone,
testimone,
[7]
i
medeʃimi
medesimi
domandando
à
GIESV,
GIESU,
ʃe
se
Dio
fuʃʃe
fusse
po-tente
potente
por
ʃopra
sopra
tutti la
menʃa
mensa
celeʃte,
celeste,
GIESV
GIESU
riʃpoʃe,
rispose,
credete in
Dio e
temete.
Dice Dio,
il giorno
s’approʃʃima,
s’approssima,
nel qual la
uerità
verità
hara
chi la
uendichera.
vendichera.
Io daro a
quei che mi hanno
ʃeguito
seguito
il
Paradiʃo
Paradiso
abbõdante
abbondante
di
dolciβime
dolcissime
acque,
Perche io Dio,
ʃignoreggio
signoreggio
la terra,
il
cie-lo,
cielo,
e ogni altra
coʃa
cosa
che
ui
vi
è
dentro.