In nome di Dio
miʃericordioʃo,
misericordioso,
e Pio.
CAPITOLO
.XIII.
XIII.
RENDENDO gratie
à
Dio creator del Cielo,
e dellaterra,
inuocalo,
invocalo,
ilquale creator
uoʃtro,
vostro,
ui
vi
ha
meʃʃo
messo
un termine che egli
ʃolo
solo
ʃa,
sa,
il che
uoi
voi
dite,
hora
ʃarà,
sarà,
hora
nõ
non
ʃara.
sara.
Ma egli
conoʃce
conosce
tutti i
ʃecreti
secreti
di tutto.
Gli incredoli
uogliono
vogliono
fare CHRISTO uguale
à
Dio,
Tu non
uerrai
verrai
à
loro co
miracoli
manifeʃti
manifesti
di Dio,
perche
eʃʃi
essi
gli rifiutano come
coʃe
cose
odioʃe.
odiose.
[1]
Non hanno
ueduto
veduto
loro come con l’acque confondemmo le genti,
&
di
nuouo
nuovo
ne creammo dell’altre?
Eβi
Essi
dicono che crederebbero a
queʃto
questo
li-bro,
libro,
ʃe
se
fuʃʃe
fusse
uenuto
venuto
loro da gl’Angeli,
e non da quarta mano.
Non cene curiamo,
perche
ʃe
se
haueβimo
havessimo
mandato un’Angelo,
gli
hauereβimo
haveressimo
dato forma humana.
A coloro che ti haranno beffato,
e preparata la pena,
cercate
uoi
voi
ʃteβi
stessi
che fine
è
ʃtato
stato
de contradicenti.
Tu che credi che
ʃia
sia
fattor del Cielo
è
della terra?
Diʃʃe.
Disse.
Dio ilquale il di giudiciale
adu-nera
adunera
tutti quanti,
Inuocate
Invocate
dunque di
è
notte Dio,
in tutte le
uoʃtre
vostre
faccende
.
Il primo precetto
è,
che chi crede in Dio non
ʃia
sia
connumerato
tra gli incredoli,
[2]
io
ʃon
son
ʃolo,
solo,
&
non
è
dopo me alcuno altro,
che
dun-que
dunque
è
peggio che contradir alle
uirtu
virtu
di Dio?
Queʃti
Questi
tali che errano diranno,
Dio noi femmo miracoli.
{3}
Conʃidera
Considera
come errando hanno
noc-ciuto
nocciuto
all’anime loro,
&
femmo gli occhi loro impiombati,
i quali come
che
uedeʃʃero
vedessero
tutti i
miracoli fatti,
non caderanno
{4}
ʃe
se
prima teco non
diʃputeranno,
disputeranno,
dicendo che non
ʃi
si
puo fare
ʃe
se
non per incantationi.
Nondimeno
ʃi
si
turbano per il mal loro annuntiato,
eβi
essi
non offendono
ʃe
se
non l’anime loro.
Queʃti
Questi
tali
ʃaranno
saranno
meβi
messi
nel fuoco:
[3]
Certo che
queʃto
questo
mondo non
è
altro che un gioco,
e un
ʃpettacolo,
spettacolo,
e l’altro
ʃecolo
secolo
è
aʃʃai
assai
migliore,
ʃo
so
che tu ti dai fastidio,
che
eβi
essi
ti contradichino.
Ma
eβi
essi
eʃʃendo
essendo
incredoli,
reʃiʃtono
resistono
a precetti di Dio,
contradiceuano
contradicevano
a gli
altri Legati anzi a
te,
e facea lor male fino a
che furono aiutati
dal-la
dalla
diuina
divina
potenza,
Eβi
Essi
non
poʃʃono
possono
mutar le
coʃe
cose
di Dio,
conoʃciuto
conosciuto
il fine de Propheti,
s’e ti
è
graue
grave
che ti contradichino,
ricerca tutta la
terra,
aʃcendi
ascendi
al Cielo per le
ʃcale,
scale,
accioche tu
uenga
venga
co miracoli
diuia
divi
ni,
S’a Dio
piaceʃʃe
piacesse
non ricorrebbe tutti
ʃotto
sotto
la
medeʃima
medesima
legge?
Tu
reʃta
resta
d’aβimigliarti
d’assimigliarti
a Brutti.