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Arrivabene, 1547

In nome di Dio misericordioso, e Pio. CAPITOLO XIII.

RENDENDO gratie à Dio creator del Cielo, e dellaterra, invocalo, ilquale creator vostro, vi ha messo un termine che egli solo sa, il che voi dite, hora sarà, hora non sara. Ma egli conosce tutti i secreti di tutto. Gli incredoli vogliono fare CHRISTO uguale à Dio, Tu non verrai à loro co miracoli manifesti di Dio, perche essi gli rifiutano come cose odiose. [1] Non hanno veduto loro come con l’acque confondemmo le genti, & di nuovo ne creammo dell’altre? Essi dicono che crederebbero a questo libro, se fusse venuto loro da gl’Angeli, e non da quarta mano. Non cene curiamo, perche se havessimo mandato un’Angelo, gli haveressimo dato forma humana. A coloro che ti haranno beffato, e preparata la pena, cercate voi stessi che fine è stato de contradicenti. Tu che credi che sia fattor del Cielo è della terra? Disse. Dio ilquale il di giudiciale adunera tutti quanti, Invocate dunque di è notte Dio, in tutte le vostre faccende . Il primo precetto è, che chi crede in Dio non sia connumerato tra gli incredoli, [2] io son solo, & non è dopo me alcuno altro, che dunque è peggio che contradir alle virtu di Dio? Questi tali che errano diranno, Dio noi femmo miracoli. {3} Considera come errando hanno nocciuto all’anime loro, & femmo gli occhi loro impiombati, i quali come che vedessero tutti i miracoli fatti, non caderanno {4} se prima teco non disputeranno, dicendo che non si puo fare se non per incantationi. Nondimeno si turbano per il mal loro annuntiato, essi non offendono se non l’anime loro. Questi tali saranno messi nel fuoco: [3] Certo che questo mondo non è altro che un gioco, e un spettacolo, e l’altro secolo è assai migliore, so che tu ti dai fastidio, che essi ti contradichino. Ma essi essendo incredoli, resistono a precetti di Dio, contradicevano a gli altri Legati anzi a te, e facea lor male fino a che furono aiutati dalla divina potenza, Essi non possono mutar le cose di Dio, conosciuto il fine de Propheti, s’e ti è grave che ti contradichino, ricerca tutta la terra, ascendi al Cielo per le scale, accioche tu venga co miracoli divi ni, S’a Dio piacesse non ricorrebbe tutti sotto la medesima legge? Tu resta d’assimigliarti a Brutti.

notes originales réduire la fenêtre

[1] Astutamente induce Dio denegargli la facolta di far miracoli, per cioche sapea non poterli fare. {1}

[2] Un Dio solo. {2}

[3] Questo mondo favola ; e sogno. {5}

Notes Coran 12-21 réduire la fenêtre detacher la fenêtre

[W]

[B]

Dans le texte latin il n’est pas question de miracles, mais de foi (« O Deus, nos fuimus increduli »).

Dans le texte latin, il n’est pas question de « tomber », mais de « croire » : le traducteur lit probablement « cedent » au lieu de « credent ».

[B]