In nome di Dio
miʃericordioʃo,
misericordioso,
e Pio.
CAPITOLO
.XIII.
XIII.
[1]
I SECRETI di
queʃto
questo
uolume
volume
ottimamente
compoʃto
composto
ʃono
sono
cotali,
perche egli
moʃtra
mostra
rettamente la
uia
via
della
miʃericordia
misericordia
a chi fa bene,
&
adora,
e che danno le decime
e le
limoʃine,
limosine,
e che credono al
ʃecolo
secolo
futuro,
caminando
ʃempre
sempre
innanzi per la buona
uia.
via.
E gli huomini che
ʃeguono
seguono
le parole
falʃe,
false,
e non
ʃi
si
curano de
noʃtri
nostri
commandamenti,
patiranno
grandiβimo
grandissimo
male,
i credenti haranno il
Paradiʃo
Paradiso
in eterno,
ʃecondo
secondo
il
uerace
verace
com-mandamento
commandamento
di Dio,
il quale creo il Cielo,
e co lombi fermo la terra,
in
eʃʃa
essa
creando tutte le
coʃe,
cose,
e a
lor
creʃcimento
crescimento
di Cielo mandando la
pioggia,
moʃtrino
mostrino
gli incredoli un
ʃol
sol
fatto di
queʃti
questi
tali che
eβi
essi
adorano in luogo di Dio,
Eβi
Essi
ʃeguitano
seguitano
la
uia
via
de gli errori,
Dio
piiβimo
piissimo
non
ha
biʃogno
bisogno
di niente,
egli che
ʃottilmente
sottilmente
uede
vede
rimunerara ogni
coʃa,
cosa,
quantũque
quantunque
minima.
Fa
adunq;
adunque
oratione,
e
ʃta
sta
patiente
durãdo
durando
nel bene,
ʃia
sia
nell’andar,
[2]
e nel parlar
modeʃto,
modesto,
poʃcia
poscia
che delle
uoci,
voci,
neʃʃuna
nessuna
è
peg-gio
peggio
dell’Aʃinina,
dell’Asinina,
e Dio
abhorriʃce
abhorrisce
i fraudolenti,
et
uantatori.
vantatori.
Non
uedete
vedete
uoi
voi
Dio
hauer
haver
fatto ogni
coʃa
cosa
per
noʃtra
nostra
cõmodita
commodita
?
Alcuni mentre
ʃi
si
predica lor la
uia
via
retta dicono.
Noi
ʃeguiuamo
seguivamo
la
ʃetta
setta
de padri
noʃtri,
nostri,
Che
ʃi
si
dira s’il
Diauolo
Diavolo
ingannandoli gli ha tirati nel fuoco?
Riuoltan-do
Rivoltando
la tua faccia a
Dio,
e
aʃtenendoti
astenendoti
dalle
coʃe
cose
non lecite acconciati con
Dio,
e non
uorrai
vorrai
credere alle parole de
maluagi.
malvagi.
Tutti ritorneranno
a me,
e tutti mi diranno i
fatti loro,
conoʃcendo
conoscendo
io i
ʃecreti
secreti
di tutti.
A
domandanti chi fe il Cielo,
e la terra,
dirai.
Dio,
a cui
ʃia
sia
gratia,
poi
che maggior parte
ʃara
sara
incredola di Dio,
i cui miracoli non
ʃi
si
poʃʃono
possono
ʃcriuere,
scrivere,
ne
ʃe
se
gli arbori tutti
fuʃʃero
fussero
penne,
e il mare
ʃette
sette
uolte
volte
mag-giore,
maggiore,
e
d’inchioʃtro,
d’inchiostro,
[3]
il quale ha per poco
riʃuʃcitar
risuscitar
ciaʃcuno
ciascuno
che
è
morto
.
Coloro che
uoi
voi
adorate
ʃon
son
fallaci,
e impotenti.
Per
ʃuo
suo
precetto,
le
Naui
Navi
ʃolcano
solcano
il Mare,
il che a
ʃapienti
sapienti
è
marauiglioʃo.
maraviglioso.
Gli incredoli
ʃoli
soli
contrafanno a
noʃtri
nostri
precetti.
Temete il di
uenturo
venturo
nel qual non
giouera
giovera
coʃa
cosa
alcuna,
ne
ui
vi
confidate nella
uita
vita
di
queʃto
questo
mondo,
ne entrate
nella
falʃa
falsa
uia
via
dubitando di Dio,
dal quale procede la pioggia,
oltra ilquale
niʃʃun
nissun
ʃa
sa
quando lo huomo debbe morire.
Egli
ʃolo
solo
ʃapiente
sapiente
co-noʃce
conosce
queʃte
queste
coʃe
cose
perfettamente.