In nome di Dio
miʃericordioʃo,
misericordioso,
e Pio.
CAPITOLO
.XVII.
XVII.
[1]
CIASCVN
CIASCUN
buono
ringratij
ringratii
Dio,
conditor del Cielo,
e della terra,
e de gli Angeli,
qual con due ali,
qual con
tre,
e qual
cõ
con
quattro,
poʃcia
poscia
che egli
ʃolo
solo
faccendo ogni
bene,
impera
à
tutte le
coʃe.
cose.
Perche adunque o
huomini
immemori de
ʃuoi
suoi
beneficij
beneficii
non credete con meco?
Se ti contradiranno
fecero il
ʃimigliante
simigliante
con gli altri Propheti,
Dio
è
fin d’ogni
coʃa,
cosa,
i cui
mandati
ʃon
son
ueriβimi.
verissimi.
Non
uogliate
vogliate
contradirli,
ne
fidarui
fidarvi
nella
preʃente
presente
uita,
vita,
ma
ʃchiuate
schivate
il
Diauolo,
Diavolo,
che
ui
vi
perʃuade
persuade
à
entrar nel fuoco.
Gli
incredoli haran male,
i buoni bene,
ʃtia
stia
chi
uuol
vuol
nel male,
queʃto
questo
a te
nõ
non
importa.
[2]
Dio
ui
vi
formò
di terra,
dopo
ui
vi
produʃʃe
produsse
di
ʃperma,
sperma,
ʃenza
senza
ilquale niuna donna
s’ingrauida,
s’ingravida,
ne
s’accreʃce,
s’accresce,
ne
ʃi
si
diminuiʃce
diminuisce
la
uita,
vita,
ʃe
se
non
ʃecõdo
secondo
il libro della
determinatiõe
determinatione,,
creo l’acque una
ʃorte
sorte
dolce,
l’altra
ʃalʃa.
salsa.
Fe il Sole,
e la Luna,
et egli
è
Dio
noʃtro
nostro
che
gouerna
governa
ogni
coʃa,
cosa,
Quelli che
uoi
voi
adorate in
ʃuo
suo
luogo
non odono.
Sappiate che niun
ui
vi
dice
queʃto,
questo,
ʃe
se
non chi lo
ʃa.
sa.
A chi farà
bene
ʃara
sara
dato il merito
uguale all’opera.
[3]
Queʃto
Questo
libro
è
heredità
à
buoni huomini,
i quali haranno il
Paradiʃo
Paradiso
pieno di gioie,
e di
ueʃti,
vesti,
e d’oro,
e gl’incredoli fuoco,
onde diranno
à
dio
cauaci
cavaci
di qui,
e farem bene,
&
egli
riʃpondera.
rispondera.
Non
ui
vi
mandai io un Nuntio accioche
uoi
voi
fuʃte
fuste
ʃapienti
sapienti
?
Guʃtate
Gustate
dunque un mal
ʃempiterno.
sempiterno.
Dio
ʃa
sa
i
ʃecreti
secreti
della terra,
e del Cielo,
nel quale chi
nõ
non
credera
nõ
non
hara bene alcuno.
Quei che chiamate in
ʃuo
suo
luogo che parte
hãno
hanno
in Cielo,
o in terra?
Mandammo noi
forʃe
forse
libro che
inʃegnaʃʃe
insegnasse
lor cotal
ʃetta
setta
?
I
maluagi
malvagi
caʃtigano
castigano
i
maluagi,
malvagi,
non con altro che con ciancie,
Dio tiene il Cielo,
e la terra incommutabile,
&
mouendoʃi
movendosi
chi potra
ri-tenere.
ritenere.
Eβi
Essi
abbracciano con
oʃtinatione
ostinatione
i precetti de padri loro.
Ma
l’uʃanza
l’usanza
diuina
divina
è
immutabile,
perche non guardano i
potenti al fine de
loro
anteceʃʃori
antecessori
?
[4]
ʃe
se
Dio
ʃubito
subito
ʃi
si
uendicaʃʃe,
vendicasse,
non ci
ʃarebbe
sarebbe
al mondo
coʃa
cosa
alcuna.
Ma egli
prouido,
provido,
e patiente,
differiʃce
differisce
alla hora
determina-ta,
determinata,
nella quale Dio
uede
vede
cio che ei debbe fare.