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Arrivabene, 1547

In nome di Dio misericordioso, e Pio. CAPITOLO XX.

[1] I NOSTRI prosontuosi aversari per l’Alcorano, che insegna, et altrui indrizza a buona via, rimangono incredoli, i quali chiamano il Nuntio mandato loro Mago, e bugiardo, e dicono che egli è da maravigliarsi come ei faccia un solo Dio de tanti. Questo costume nuovo da lui finto, ci è inaudito, perseveriamo adunque nell’adoration de nostri Dei, perche chi dice questo non teme la mia vendetta, è forse in man loro il dono della misericordia divina ? o forse dominano il Cielo, e la terra? ascendino per una fune à vederlo. Le prime genti contradissero à nostri Nuntii, onde avenne loro quel che faremmo lor dire. Questi aspettano una sola voce, poi che dopo i pianti, e singulti non sopravien la salute, e pregano che ven ga innanzi al di del conto loro, ma tu durando sopra quel che essi dicono, [2] qualmente sempre mai tutte le cose obedivano a David nostra creatura, e come imperando egli giustamente lo facemmo sapiente, discreto, e facondo, e havendo peccato gli perdonammo dicendo. Tu David costituto vicario in terra, giudica il vero tra gli huomini, non seguendo gli erranti nelle operation loro, perche essi nel di del giudicio patiranno gravissimo male. Noi non facemmo per nulla il Cielo, e la terra, e sara gran distantia da credoli, a gli incredoli, e da forti à paurosi. Noi ti habbiamo mandato un libro divino, accioche per questo tu riduca i buoni à ramentarsi di Dio. Ti diamo ancho un buono huomo, e sapiente Salomone, [3] il quale disse a cavalli a lui mostrati di sera. Per commandamento,, e dilettion di Dio, direzzo solo questi cavalli dal nascer del Sole all’occaso, Menategli via da me, e tagliate loro il collo, e i piedi. Dopo distendemmo morto nel suo letto il suo figliuolo, ond’egli pentendosi, disse. O Dio dammi perdono, e reggimento, non mai dato ad altri. Gli sottomettemmo adunque i venti velocissimi, e i Diavoli fabricatori d’ogni edificio, i quali gli fecero quel che ei volle. Noi diamo di cosi fatte cose a chi ci è congiunto. [4] Come invocò Iob huomo nostro la divina pietà, dicendo. O Dio gia il Diavolo mi ha fatto ogni male, non tacere. Rispose Dio, scaccialo da te con un pie. Questo gli fu giocondo, quasi acqua dolce come sciroppo. Fattagli adunque la sua gente in doppio, gli commandammo che pestasse alcune herbe, e s’ungesse, perche lo trovammo patiente. Non pretermettere Abramo, Isac, Iacob, e gli altri che sono stati buoni, e puri osservatori delle leggi. Sia memore di Ismahel, Alieza, Alclifa, i quali hanno vivuto con patientia. [5] Tali detti fanno la via chiara a sapienti. [6] A cotali huomini saranno aperte le porte del Paradiso, nel quale ociosamente sedendo mangieranno pomi di molte sorti, e beranno sciroppi. Haranno mogli bellissime, le quali non volgeran gli occhi altrove, che a lor mariti. Queste tutte cose si faran manifeste il di del giudicio, dove sara à buoni gaudio perpetuo, [7] e a malvagi male in eterno, i quali saranno ripresi da gli altri peccatori in questo modo. Noi vi abhorriam molto in questo fuoco ardente, perche fuste occasione delle nostre cattive operationi, onde preghiamo Dio che vi addoppi il fuoco. Certo che il mandato divino è grande, ma voi non gli credete, & a me non appartien giudicar, ma castigare, & spianar la divina volontà. Dio disse a gli angeli che farebbe lo huomo di terra. Gli soffiamo adunque del nostro spirito, [8] e tutti da Belzebub infuori se gli inchinarono, il quale addomandato perche non si voleva humiliar, rispose, io di fuoco, son miglior di lui che è di terra, Disse Dio, esci adunque di qui, chiedendogli egli termine fino al di della publica resurrettione. E Dio disse. Gia è diterminata la hora tua. Rispose. [9] Giuro per il tuo honore, che da buoni infuori, mettero sempre ne cuor de gli huomini male, alquale Dio. Io ti prometto veramente che io empiero l’Inferno di te, e de tuoi seguaci. [10] Tu di solamente d’esser mandato per correggere, e manifestar la scienza divina, e non altro. Et essendo io il castigatore, voi serete il castigato.

notes originales réduire la fenêtre

[1] Danna quei che non accettano lo Alcorano. {1}

[2] Predica di davit narrando la historia nel secondo de i Re a i xii. tanto malamente che apena si puo conoscerla. {2}

[3] Favole giudaiche. {3}

[4] Parole di Iob. {4}

[5] Con questi noti, e ignoti nomi de Propheti cerca confondere la stolida plebe. {5}

[6] Il Paradiso. {6}

[7] Lo Inferno. {7}

[8] Gli Angeli adorano Adamo toccando come un ombra quello che nella epistola a gli Hebr. dicesi. {8}

[9] Il studio del Diavolo. {9}

[10] Legatione di Macometto. {10}

Notes Coran 12-21 réduire la fenêtre detacher la fenêtre

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