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Arrivabene, 1547

In nome di Dio misericordioso, e Pio. CAPITOLO XXIII.

[1] L’ALCORANO Arabico fatto da Dio pietoso, disgroppando le cose, & essaminandole, annuntia a questi il bene, a quelli il male. Ma molti non vogliono udirlo, dicendo . I nostri cuori si chiudono contro quel che tu di. Sia dunque tra noi divisione, voi a vostro modo, e io a mio, che sono huomo come voi. A me è stato annuntiato che Dio vostro non è se non uno. Andate adunque a lui, e pregate lui. Gli incredoli che non pagan le decime, e non credono al di futuro haranno perpetuo male, ma i buoni haran bene. Ma voi perche date uguali a Dio Signor del mondo? il qual in due di creo la terra, e la fermo co Monti, e fe i sette Cieli, onde il mondo fu adornato di splendori. Adoratelo adunque, e non vi pensate che vi manchino testimoni nelle opere vostre, e che Dio non le sappia. Gli occhi vostri saranno testimoni, onde in presenza di Dio non giova la scusa, ma nuoce, Sempre gli incredoli diranno, non credete a questo Alcorano, ma rifiutatelo, e cosi starete di sopra. Questi tali saranno gravemente afflitti, dando loro perpetua dannatione, & essi il di del giudicio chiederanno a Dio che mostri loro che gli demmo, accioche gli metta sotto le piante de piedi loro, e li conculchi. Voi huomini buoni che devete havere il paradiso, dove starete in eterno, fate bene, invocando Dio, e confessando di credere in lui, rimovete da voi i peccati. Il di del giudicio ogni aversario desiderera d’esser nostro amico. Nissuno godera bene, se non chi durera. Nissun di voi adori il Sole, e la Luna, ma chi di lor fu fattore, i tuoi riprensori non mi saranno nascosti, e meglio star nel fuoco, o temendo esserne levato ? Fate il vostro parere a me non saran nascosi i fatti vostri. Tutti i contradicenti a miei Nuntii son gia notati nel libro. Questo libro composto da Dio non mostra bugia futura ne presente, ne repugna a Propheti, [2] che sarebbe se fusse Latino, sarebbe questione se e non fusse distinto di lettere arabice, e latine? dirai. Anzi predica la via retta della salute, A gli incredoli indurando il cuore, ma come che non credino faccendo bene, giovano a loro, faccendo male s’invocano, non nocendo Dio ad alcuno. Dio solo sa la hora futura, il qual conosce tutte le cose, al quale domandando, ove sono i compagni Dei, diranno gl’incredoli. Noi nol sappiamo, Nissun di loro è con noi, Perche si parton da loro. Nissun si disperi orar per il bene. Chi si rivolta à Dio trovera appresso lui il bene, Noi a gli incredoli daremo asprissimo tormento, Non veggono eglino che questo libro è composto da Dio, e nondimeno non credono? chi è peggior di colui che sta in tanto errore? Io manifestaro loro i divini miracoli, accioche essi conoscino il vero, Non sanno eglino, che Dio è testimone di tutto? Essi non credono di haver da ritornar à Dio, il qual sa tutte le cose.

notes originales réduire la fenêtre

[1] Stoltitie, vanita, e bugie. {1}

[2] Anzi e in tutto loro contrario. {2}

Notes Coran 12-21 réduire la fenêtre detacher la fenêtre

[A]

[W]