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Arrivabene, 1547

In nome di Dio misericordioso, e Pio. CAPITOLO XXVIII.

E POSTO questo libro da Dio, sapiente è pio, creator del Cielo, e della terra. Coloro che non credono alle dottrine, udite le parole divine, voltan loro le spalle. Ma che hanno fatto in terra quei che adorano in luogo di Dio? E che parte hanno in Cielo? Portatemi qualche libro per il quale apparino veraci. Chi è piu stolto di colui che invocaste, à non risponder, e chi li debbe esser nimico il di del giudicio? Per questo patira pena. Gli incredoli udendo i precetti di Dio, dicono che io son Mago, e ch’io ho finto. [1] Ma se egli è vero ch’io habbia finto, prego Dio che non mi dia parte alcuna di se, quando sara giudice nostro. Io non son primo Nuntio, e non so quel che io & voi ci dobbiamo fare. [2] Nondimeno manifestero i precetti divini, i quali quantunque sian di Dio, voi non credete loro. Egli non mette nella via buona i malvagi. I peccatori che non credono, e non veggono la retta via, dicono questa esser delle prime bugie, e che io non sarei venuto con questo se fusse bene, & vero. A Mose demmo il primo dono, si come à te questo libro scritto Arabico, per il qual possa castigar i malvagi, à buoni annuntiando il bene. Coloro che dicono Dio esser solo, non hanno fastidio alcuno, e per i fatti loro possederanno sempre il Paradiso. Lo huomo honori molto i suoi genitori, la madre sopportando per lui tante fatiche, e giunto all’eta di quaranta anni glorifichi Dio, dicendo. Dio fammi degno, che io ti ringratii, per il ben à me dato, e à miei parenti, perche convertito a te, a te solo credo. Questi tali son grati à Dio, e ricevono il paradiso. Il di del giudicio à tutti daremo secondo il merito, e a gli incredoli mostreremo il fuoco che essi tante volte contradissero, [3] e Dio disse loro, perche in terra seguendo i vostri piaceri, faceste male senza verità, ricevete hoggi per merito il male. Tu castiga la gente, accioche non adorino altro che un Dio, e temino il giudicio, [4] I Diavoli odendo l’Alcorano si convertiranno, e fuggeranno da suoi, dicendo. O gente, gia habbiamo udito il libro mandato dopo il libro di Mose confermator d’ogni suo detto, e dimostrator della vera via. Obedite à chi vi chiama à Dio, e credete à lui, che vi perdonera i peccati, e caveravvi di male. Altro in terra non vi puo giovare, [5] cosi come Dio creo ogni cosa senza fatica, cosi risuscitera tutti il di che mostrando il fuoco à gli incredoli dira. Questo non è vero fuoco, e quelli rispondendo si, dira. Gustate il fuoco, perche non credeste. Tu sta forte, si come gli altri Propheti costanti, divoto à Dio, e non ti affrettar di manifestar i precetti, perche il di nel quale sara manifesto ogni nostro mandato,, verran tutti, quasi non parendo lor haver dimorato piu che una hora. Da à tutti i mandati, accioche gli incredoli si confondino.

notes originales réduire la fenêtre

[1] Giura di non haver fento lo Alcorano. {1}

[2] Confessa di essere ignorante cosa disdicevole ad un Propheta; e contraria alla magnifica sua iattantia. {2}

[3] Sententia divina. {3}

[4] I Diavoli convertirannosi per lo Alcorano. {4}

[5] Prova la resurrettione per la creatione delle cose. {5}

Notes Coran 12-21 réduire la fenêtre detacher la fenêtre

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