In nome di Dio
miʃericordioʃo,
misericordioso,
e Pio.
CAPITOLO
.LXIII.
LXIII.
IL DI CHE
s’oʃcurera
s’oscurera
il Sole,
e che le stelle caderanno,
e che i
monti
diuerranno
diverranno
poluere,
polvere,
e che le
beʃtie
bestie
s’aduneranno,
e che l’anime torneranno a
corpi,
e che la donna
ʃi
si
ʃara
sara
lamentata
{1}
dell’occaʃione
dell’occasione
della
ʃua
sua
morte,
e che
uolgeranno
volgeranno
i libri fatti per
uedere,
vedere,
&
il Cielo
ʃi
si
fara in una piega,
e che
il fuoco
ʃara
sara
acceʃo,
acceso,
&
il
Paradiʃo
Paradiso
ornato,
ogni anima all’hora
conoʃcera
conoscera
il
ʃuo
suo
fatto,
[1]
Per le
ʃtelle,
stelle,
per la notte
oʃcura,
oscura,
e per l’aurora,
che
queʃte
queste
parole del buon Propheta
ʃono
sono
uere,
vere,
il quale in
preʃenza
presenza
di Dio
è
potente
à
cui
ʃerue,
serve,
non
uʃcendo
uscendo
de
ʃuoi
suoi
commandamenti.
Non
eʃʃendo
essendo
ne demoniaco,
ne diabolico.
Doue
Dove
andate?
Queʃto
Questo
non
è
ʃe
se
non dottrina della certa
uia
via
a chi
deʃidera
desidera
di
farʃi
farsi
buono.
Il che non
auiene
aviene
ad
alcuno
ʃe
se
Dio non
uuole.
vuole.