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Arrivabene, 1547

Alhacen successore di Ali. CAPITOLO IX.

ESSENDO morto il padre, Alhacen fù per i cittadini di Aratha creato Re, costui figliuolo di Fatima figliuola del Propheta, per il che lo simigliava molto nell’aspetto. Porto l’annello con queste parole, di solo Iddio e la grandezza, il suo cancelliere fù Ovandalla, ilquale andando contro Moauui insieme con Alathem con l’aiuto de Arachesi da quali sollevato all’imperio, & iscontrati ad Elemper appresso Hescem, guardando Alhatem l’uno, e l’altro essercito, li venne pieta, che tanta gente dovesse morire, per ilche si humilio nel cospetto di Moauui, e chiamossi à lui inferiore, i quali riconciliati messessi di compagnia in viaggio andarono ad Alcupha, dove havuti da quei cittadini gran somma di danari fù anchora coronato loro Re in Gietrib di mano propia di Moauui, il che fatto Moauui si ritorno ad Hecchera dove si era prima partito, et Alhatem . Ilquale dall’assuntion del regno, fino alla diposition dell’honore, Governo v. mesi. e xx. giorni. Il Propheta essendogli Alhacen presente, disse una volta. Per questo fanciullo Iddio metter à pace tra duoi esserciti, i quali si forzeranno occider, l’un l’altro. Il padre di lui che fù Ali mai non andò in peregrinaggio, Mori in Gietrib alli diece di Amuharan l’anno Alighero xl. nacque l’anno Alighero iii. Vidde gia in sogno, che il Propheta teneva la mano sopra il Trono di Dio, Eubocara la teneva sopra la spalla del Propheta, e Aomar sopra quella di Eubocara, e Odmen sopra di Aomar, tra quali vedendo sangue, e domandando la cagione, udi rispondere quello esser sangue di Odmen, la cui vendetta era da Dio ricercata.