Iezid
ʃucceʃʃore
successore
di Moauui.
CAPITOLO
.XI.
XI.
IEZID fu figliuolo di Moauui
figliuolo di Cephino,
La
madre fù
figliuola di Leb,
figliuolo di Calp,
figliuolo di
Iohimer.
Il giorno della morte del padre fù
eletto con
grãdiβimo
grandissimo
fauore
favore
dal popolo al
gouerno
governo
del Regno,
l’Annello che egli
portaua
portava
hauea
havea
dentro
queʃte
queste
parole,
Iddio
è
il mio
ʃigno-re.
signore.
Fù
ʃuo
suo
cancelliero Amere,
Era paralitico,
e di
ʃtatura
statura
lungo.
Que-ʃto
Questo
ʃcriuendo
scrivendo
ad Abdalla figliuolo di Azabair,
diʃʃe.
disse.
Ti ho
mãdato
mandato
i ceppi d’oro,
e le catene d’argento,
e però
legato con quelle,
uiʃta
vista
la
preʃen-te
presente
uerrai
verrai
ch’io ti
aʃpetto,
aspetto,
Egli all’incontro
riʃpondendo
rispondendo
ʃcriue.
scrive.
Le tue
parole non mi faranno per hora
piaceuole,
piacevole,
anzi farò
quel che tu
uuoi,
vuoi,
quando che i
ʃaβi
sassi
ʃaranno
saranno
tali,
che
ʃi
si
potranno
maʃticar
masticar
coi denti.
Mo-ri
Mori
in Arram,
eʃʃendo
essendo
di eta di trent’anni.
Sopra il qual luogo
Damaʃco
Damasco
ʃuo
suo
fratello fece l’oratione,
[1]
e lo raccomandò
alla terra,
Regno tre
an-ni,
anni,
otto
meʃi,
mesi,
e
.xij.
xii.
giorni.
Soleua
Soleva
dire.
Niʃʃuno
Nissuno
biaʃimi
biasimi
i
preʃidenti,
presidenti,
e
i Re,
ma preghi
diuotamente
divotamente
Dio,
che gl’emendi,
e gli correggia
eʃ-ʃendo
essendo
cattiui,
cattivi,
Appreʃʃo
Appresso
diceua,
diceva,
che il Propheta
hauea
havea
commandato,
che tutti i
ʃudditi
sudditi
doueʃʃero
dovessero
obbedir a
i loro Re quantunque
fuʃʃero
fussero
ʃcelerati,
scelerati,
e
cattiui,
cattivi,
e che egli
hauea
havea
detto,
perche
uoi
voi
conʃeguirete
conseguirete
mi-ʃericordia,
misericordia,
&
egli pena.
Egli
è
dunque lecito
ʃoʃtentar
sostentar
i
Tiran-ni,
Tiranni,
che ci
ʃon
son
prepoʃti
preposti
al
gouerno
governo
con i
danari,
e con i
propi
noʃtri
nostri
corpi accadendo per loro mettendoci ad ogni pericolo.
[2]
In quei
gior-ni
giorni
della morte di Iezid,
i cittadini d’Alcufa
ʃcriʃʃero
scrissero
ad Alhuacen
fi-gliuolo
figliuolo
di Ali promettendogli il Regno,
ʃe
se
ʃi
si
partiua
partiva
da Mecca.
Ma
Amer figliuolo di Iezid,
cio intendendo,
andandogli contro lo
uinʃe,
vinse,
&
ammazzo nei confini di Alcuphe,
alli dieci di Almuharau.