In nome di Dio
Miʃericordioʃo,
Misericordioso,
e Pio.
CAPITOLO
.XXII.
XXII.
[1]
PERCIO CHE i
precetti di
queʃto
questo
libro come
manda-to
mandato
dal Cielo
ʃono
sono
ueraciβimi,
veracissimi,
non dimeno molti di
queʃti
questi
ʃono
sono
poco
oʃʃeruati
osservati
da gl’incredoli,
Iddio non ha
leuato
levato
il
cielo con colonne che
ʃi
si
uedono
vedono
come fanno gli huomini.
ma
inuiʃibili,
invisibili,
e
ʃopra
sopra
quello
aʃceʃo,
asceso,
ha talmente
diʃpoʃto
disposto
il Cielo,
e la Luna,
e gli altri pianeti,
che
è
una
marauiglia,
maraviglia,
e come
diuino
divino
proueditore
proveditore
ci ha dato tal intelletto,
[2]
che
conoʃciamo
conosciamo
come tutti harremo
à
ritornar
a lui
hauendo
havendo
diʃteʃo
disteso
la terra,
leuato
levato
i
mõti
monti,,
cauato
cavato
le
ualli,
valli,
e produttoci
tanti
ʃorti
sorti
de frutti,
e fattici noi di quella,
che ne fa
marauigliare,
maravigliare,
e
di-re,
dire,
come
è
poβibile
possibile
che
eʃʃendo
essendo
noi fatti di terra,
ritorniamo in terra?
il
che dicendo,
pare che non crediate in Dio,
doue
dove
che con la
catẽna
catena
al collo
ʃarete
sarete
condotti nel fuoco dell’Inferno,
per cioche qual opera male,
in
lui
ʃolo
solo
cade il male,
anchora che Dio come
miʃericordioʃo
misericordioso
perdoni a
chi egli
uuole,
vuole,
e
à
chi
nõ
non
uuole
vuole
nuoce,
[3]
perche egli
è
quello che manda le
nebbie,
i folgori,
i tuoni,
le
tẽpeʃte
tempeste,,
e i
tremoti,
di che tremate,
et
hauete
havete
horrore,
per ilche
ʃi
si
argomenta,
che egli
è
ʃolo
solo
Dio,
e quei che altrimenti credono,
ʃono
sono
incredoli,
il cielo,
e la terra,
e cio che
ʃi
si
cõtiene
contiene
in quelli
adora Dio,
alquale il Sole
ʃcendendo
scendendo
all’occidente s’humilia,
chi
è
dun-que
dunque
Signore del cielo,
e della terra?
eʃʃo
esso
Iddio,
[4]
perche dunque adorate
altri che non ponno ne
giouare,
giovare,
ne nuocere all’anime
uoʃtre
vostre
fabricandogli d’oro,
di catene d’annelli,
e di
coʃe
cose
ʃimili
simili
?